Tra le categorie professionali più a rischio da stress lavoro-correlato rientrano gli operatori del settore sanitario: una ricerca, effettuata dalla rivista trimestrale Assistenza infermieristica e ricerca, ha dimostrato che durante la notte vi è un sovraccarico lavorativo per gli infermieri. FONTE BLOG INFERMIERI AUTONOMI.
Tra le categorie professionali più a rischio da stress lavoro-correlato rientrano gli operatori del settore sanitario, dai portantini agli educatori di comunità, dai medici agli infermieri.
Tra i più soggetti a disagi fisici e psicologici, in massima parte causati da eccessivi carichi di lavoro, con assunzioni di decisioni e responsabilità che non competono loro, vi sono gli infermieri impiegati nei turni di notte.
Per una pura credenza metropolitana di notte il lavoro negli ospedali è più tranquillo, così il personale infermieristico e medico è presente in numero minore rispetto ai turni diurni, ed i pochi infermieri in corsia sono costretti ad affrontare situazioni critiche da soli, senza adeguato supporto medico.
Una ricerca, effettuata dalla rivista trimestrale Assistenza infermieristica e ricerca, ha dimostrato che durante la notte vi è un sovraccarico lavorativo per gli infermieri, in quanto i pazienti nelle ore buie vedono acuirsi lo stato di ansia e preoccupazione dovuti allo stato di salute e chiedono continuamente l'intervento degli infermieri per avere informazioni sulla loro salute così come semplicemente per essere rassicurati.
Su un campione di 115 pazienti, ricoverati in quattro diversi reparti dell'Azienda ospedaliera-universitaria di Udine, controllati per dodici notti consecutive, è emerso che ciascun malato ha chiamato gli infermieri quattro volte, con un'incidenza del 42,4% tra le 21 e le 23, e che solo per il 3,1% dei casi era effettivamente necessario l'intervento del medico di guardia.
Tale ricerca dimostra chiaramente l'aumento del carico di lavoro per gli infermieri notturni, sia per la pressione psicologica dei ricoverati, sia per il numero esiguo di personale, sia per problemi puramente organizzativi (cartelle cliniche e risultati di analisi conservati in luoghi lontani dalle corsie) con un aumento di stress lavoro-correlato, che si traduce dapprima nel rischio concreto di mancata assistenza al malato e poi di maggiori infortuni nella categoria ( in media gli infortuni che riguardano i lavoratori del settore sanitario sono maggiori del 30% rispetto ad altre categorie lavorative).
I sintomi e la patologie legate allo stress da lavoro che colpiscono gli infermieri notturni sono in costante aumento con la conseguenza di un numero maggiore di assenze lavorative per malattia.
Questo comporta un'ulteriore diminuzione delle risorse disponibili e un impatto psicologico negativo sui pazienti ricoverati che avvertono una minor sicurezza sul loro stato di salute, fonte di forti stati di ansia e depressioni che provocano un deterioramento delle condizioni cliniche generali, spesso causa di conseguenze irreparabili.
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